DISTURBO BORDERLINE DI PERSONALITA'
- mariataranto
- 7 lug 2020
- Tempo di lettura: 2 min

La personalità borderline è caratterizzata da una modalità pervasiva di instabilità dell'umore, delle relazioni interpersonali e dell'immagine di sè. Generalmente fa la sua comparsa nella prima età adulta e presenta una maggiore incidenza nei soggetti di sesso femminile. Una diagnosi di disturbo borderline di personalità deve prevedere almeno cinque dei seguenti fattori:
paura dell'abbandono;
relazioni interpersonali instabili e molto intense;
instabilità dell'immagine e del senso di sè;
impulsività;
minacce o comportamenti suicidari;
sentimenti di vuoto;
rabbia e difficoltà a controllare reazioni intense;
ideazione paranoide e sintomi dissociativi.
La persona con disturbo borderline di personalità presenta un'immagine di sè poco coerente e stabile, con frequenti atteggiamenti di autocritica. Le aspirazioni, gli obiettivi e i valori personali sono enormemente discontinui, le abilità empatiche sono fortemente compromesse e i rapporti interpersonali sono caratterizzati da mancanza di fiducia, dipendenza e eccessiva preoccupazione di abbandono.
Un tratto distintivo nel disturbo borderline di personalità è la costante autopercezione di debolezza, fragilità e vulnerabilità che spingerebbe questi soggetti a cercare disperatamente e in maniera talvolta esasperata di colmare il senso di vuoto con relazioni molto intense e disfunzionali: queste ultime appaiono quasi sempre caratterizzate dall'innesco di circoli interpersonali che finiscono di confermare la convinzione di inaccettabilità e pericolosità del mondo.
Si passa continuatamente da un polo all'altro: iperidealizzazione e svalutazione portando in questo modo ad una visione continua di incertezza e instabilità.
Il senso di identità è quasi sempre mancante o fluttuante, motivo per cui il soggetto borderline cerca di costruirne uno proprio attraverso condotte autolesive.
Generalmente alla base di questo disturbo ci sarebbe un pattern di attaccamento disorganizzato che impedirebbe al bambino di individuare una sintonia tra emozione o bisogno, e accudimento materno.
Chi soffre di un disturbo borderline di personalità è convinto che il mondo sia pericoloso e cattivo, e che lui sia impotente e vulnerabile.
Dalla letteratura scientifica emergono diversi approcci psicoterapeutici efficaci nel trattare questo disturbo, ma numerose prove empiriche forniscono evidenza scientifica soprattutto per la Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT: Linehan, 1993) e il trattamento basato sulla mentalizzazione (MBT: Bateman & Fonagy, 2004). .
Il suo cardine è l’addestramento alla gestione delle emozioni disforiche e alla ricerca di comportamenti alternativi alle condotte autolesive e all’abuso di sostanze. Il programma prevede incontri individuali, di gruppo e reperibilità telefonica del clinico.

Nella personalità borderline le emozioni, le relazioni possono essere travolgenti, insostenibili e per questo spesso rifiutate: la psicoterapia può aiutare a gestire tutti questi contenuti che generano sofferenza.
Comments